PARASSITI VEGETALI:
1. Cocciniglia nera e Cocciniglia cotonosa (Saissetia e Philippia olea): provocano sia danni diretti (deperimento e scarsa
fruttificazione) che indiretti (fumaggini). La prima specie conta
due generazioni annue interferenti, la seconda ha due generazioni,
ma di solito non arreca gravi danni perché è tenuta a freno da
iperparassiti. La cocciniglia nera è lunga circa 3 mm, ha forma
ovoidale e convessa, simile ad un mezzo grano di pepe (da qui detta
anche mezzo grano di pepe). La Cocciniglia cotonosa ha forma
ovoidale allungata (mm 5), è di color giallo con macchie olivstre.
LOTTA: interventi chimici (esteri fosforici allo 0,1% miscelati ad
olii minerali tra la fioritura e l’allegagione). Trattamenti
ripetuti con ossicloruri a dosi massime contro la fumaggine.
2. Tripide (Liothrips oleae): deformazione dei getti e delle foglie,
cascola dei fiori e gibbosità dei frutticini. Gli adulti, di color
nero lucente e le larve di color verdolino, pungono e succhiano la
linfa dalle gemme, dalle foglie, dai fiori e dai giovani frutticini.
LOTTA: interventi chimici ( preparati nicotinici od esteri
fosforici).
3. Brusca
parassitaria (Stictis panizzei): sulle foglie compaiono macchie di
color rosso-brunastre, a contorno ben definito; nell’interno si
differenziano piccoli corpiccioli rilevanti. In caso di forte
attacco, le piante assumono aspetto sofferente con filloptosi.
LOTTA: interventi chimici (trattamenti con prodotti cuprici ).
4. Carie( Fomes fulvus ) o volgarmente lupa : colpisce la
ceppaia, il tronco e le grosse branche, il cui cilindro legnoso va
soggetto ad un graduale processo di deperimento. In corrispondenza
delle parti colpite, compaiono corpi fruttiferi mensoliformi.
LOTTA: interventi meccanici (slupatura: asport. Del legno cariat )
e chimici (disinf. delle ferite con polt. bord. all’1%).
5. Fumaggine( Alternaria spp.; Capnodium spp.; Cladosporium spp.): si forma su tutte le parti della pianta come una irregolare
incrostazione fuligginosa, nera, quasi untuosa, la cui
differenziazione è favorita dalla melata secreta da fitofagi (specie
da Cocciniglie e psillidi ) oppure dalla pianta medesima.
LOTTA: chimica indiretta ( eliminazione degli insetti produttori di
melata ).
6. Lebbra ( Gloeosporium olivarum ): sui frutti prossimi a maturazione,
macchie depresse da prima violacee, poi giallastre, che possono
estendersi a deteriorare il frutto.
LOTTA: interventi chimici preventivi ( tratt. con prodotti cuprici
in autunno).
7. Occhio
di Pavone ( Cycloconium oleaginum ): produce sulle foglie macchie
circolari zonate, a strisce giallo-brune, del diametro di 1 cm, che
ricordano quelle delle penne caudali del Pavone; oppure piccole
macchie brune rotondeggianti, isolate o confluenti. Le foglie
ingialliscono e facilmente cadono. Sui giovani rametti le macchie
sono meno evidenti ed appaiono di colore nerastro a superficie
polverulenta, mentre sui frutti le macchie sono irregolari e coperte
da una efflorescenza grigia e vellutata.
LOTTA: interventi chimici ( tratt. a base di prodotti cuprici o
ditiocarbammati prima del periodo delle piogge primaverili ed
autunnali ).
8. Rogna( Pseudomonas savastanoi ): sui rami, specialmente se
giovani, meno frequentemente sulle foglie, sui peduncoli fiorali e
sulle radici, con tubercoli di dimensioni variabili da qualche mm ad
alcuni cm di diametro, prima verdastri e lisci poi rugosi,
screpolati e duri, bruni. La comparsa è specialmente connessa a
ferite apportate dalle operazioni colturali, dal gelo, dalla
grandina, da insetti, ecc.
LOTTA: interventi chimici preventivi ( tratt. anticitt. a base di
composti cuprici, alchilici eseguiti subito dopo il comparire dei
sintomi ).
PARASSITI ANIMALI
1. Cicedonia suggiscorza (Chinodisplosis oleisunga): le larve gregarie
determinano alterazioni cambiali, localizzandosi sotto la corteccia
che si distacca; conseguenze: distruzione del cambio, necrosi di
natura parassitaria secondaria e quindi interruzione dei vasi e
distaccamento di una porzione di ramo (da non confondere con
analoghi danni degli scoltidi). Le larve maturano in autunno e,
cadute a terra, passano l’inverno in diapausa, metamorfosandosi
nella primavera seguente.
LOTTA: raccolta e bruciatura sul posto dei rami, da recidere
asportando anche una piccola porsione del ramo verde.
2. Fleotribo (Phloeotribus scarabaeoides): è un tarlo di color neastro che
scava le gallerie di nutrizione all’ascella dei rametti e quelle di
riproduzione su rami deperiti e sofferenti. L’adulto è lungo appena
mm 2, di color nero-bruno, con antenne, tarsi ed elitre rossicci.
LOTTA: meccanica (rami esca sotto la chioma delle piante;
distruggerli con il fuoco entro il 15 aprile).
3. Mosca (Dacus oleae): le larve neonate scavano gallerie tortuose
ed irregolari nelle olive. L’adulto, castano- giallastro, depone le
uova nella polpa delle olive. Si possono avere da 3 a 6 generazioni
annue e i danni sono rilevanti benchè soprattutto indiretti. Le
olive colpite marciscono, cadono a terra ed hanno resa in olio
scadente sia quantitativamente che qualitativamente.
LOTTA: interventi chimici (esteri fosforici, rogor, diazinone) e
agronomici (anticipo della raccolta).
4. Moscerino ( Dasyneura oleae): colpisce le mignole, provocandovi aborto
floreale; può causare avvizzamenti e defogliazioni dei germogli.
Sverna allo stadio larvale. L’adulto è nero, lungo mm 1,2-2,2.
LOTTA: interventi meccanici (recensioni e distruzione delle parti
colpite) e chimici (trattamenti a base di esteri fosforici più
cloroderivati).
5. Tignola (Prays oleellus): le larve della prima generazione
attaccano le foglie nella stagione invernale, scavando piccole
tortuose gallerie; quelle della seconda generazione rodono e
rovinano i fiori unendoli con fili recisi; le larve della terza
generazione, infine, penetrano nei frutti e forano il nocciolo. Gli
adulti sono piccole farfalle con ali grigio-argentee.
LOTTA: interventi chimici (alla fioritura: arseniati di piombo più
esteri fosforici; dopo l’allegagione: esteri fosforici più
cloroderivati).